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La mobilità sostenibile è un tema attuale che si lega inesorabilmente a quello della mobilità aziendale. Non tutte le aziende italiane sono però consapevoli di cosa significhi favorire in maniera green lo spostamento casa-lavoro dei dipendenti e soprattutto quali siano i reali vantaggi in termini ambientali, ma anche di risparmio e di benessere per i lavoratori. Se il Decreto Legge Rilancio (D.L.19 maggio 2020, n. 34) – abbassando a 100 dipendenti la soglia di obbligatorietà del piano spostamenti casa-lavoro e della nomina di un mobility manager per imprese in capoluoghi di Regione, città metropolitana, capoluoghi di Provincia o comuni superiori a 50.000 abitanti – ha da un lato portato a una maggiore attenzione, dall’altro la scarsità di “cultura” e di informazioni a riguardo sono ostacoli difficili da superare. Si inserisce in questo contesto l’innovativo progetto di Travel for business e Unindustria Reggio Emilia pensato per generare “una nuova cultura per la mobilità sostenibile aziendale”.

“L’obiettivo del progetto è stato quello di accompagnare le aziende del nostro territorio nel percorso verso una maggiore consapevolezza rispetto al tema della sostenibilità ambientale, ma anche di sostenerle nella stesura del piano spostamenti casa-lavoro e di creare sinergie con le istituzioni territoriali” sintetizza Bruno Marconi, Responsabile d’Area Territorio e Urbanistica Unindustria Reggio Emilia.

L’unicità di questo percorso risiede soprattutto nell’aver saputo coinvolgere aziende di diverse dimensioni, settore e cultura in un ambiente stimolante e ricco di opportunità, per incidere positivamente sugli spostamenti quotidiani dei dipendenti e realizzare insieme soluzioni e benefici tangibili per la collettività e le imprese. Il progetto ha coinvolto già nella prima attività oltre 2.000 dipendenti dell’area.

Un progetto per il territorio: dalla formazione al confronto diretto

“All’indomani dell’approvazione del Decreto Rilancio abbiamo iniziato a ricevere diverse domande da parte delle aziende associate che dovevano adeguare la loro mobilità aziendale” ricorda Marconi. “Da lì abbiamo pensato di realizzare un progetto dedicato alla mobilità aziendale, un’esperienza completamente ex-novo per noi per la quale ci siamo appoggiati con ottimi risultati a Travel for business”.

Il progetto si è da subito mosso su due fronti: quello della formazione dei mobility manager aziendali e quello del supporto alle aziende per la stesura del PSCL.

Il primo step è stato un webinar di presentazione organizzato a fine 2020. “Nel nostro panorama, salvo qualche rara eccezione, nessuna azienda aveva prima di allora approcciato questo tema. Dopo il webinar, che è stata anche una prima occasione formativa per illustrare gli orientamenti normativi, abbiamo raccolto l’adesione di 7 aziende. Tra loro ci sono anche alcuni importanti brand e imprese di grandi dimensioni, che si trovano nel Comune di Reggio Emilia, l’unico del nostro territorio a rientrare negli obblighi di legge sulla mobilità aziendale”. spiega Marconi.

A loro, insieme a Travel for business Unindustria Reggio Emilia ha proposto un percorso formativo che ha coinvolto i relativi mobility manager e una serie di iniziative tra cui un questionario personalizzato per ognuna, in modo da raccogliere tutte le informazioni necessarie a stilare un’analisi di ogni singola situazione e delle specifiche esigenze.

I diversi momenti di formazione e di confronto hanno permesso agli associati di orientarsi su soluzioni come il decongestionamento del traffico nelle aree urbane con riduzione dell’uso del mezzo privato individuale e scelta di mezzi più sostenibili, il miglioramento di servizi e dei costi di mobilità per i collaboratori, anche attraverso l’uso delle tecnologie innovative. Inoltre, il modello formativo e il focus group appositamente ideato ha rafforzato l’ascolto delle esigenze di mobilità dei dipendenti e ha consentito di identificare i compiti e le figure professionali interne all’azienda per la mobilità sostenibile secondo il DM.